Palermo, 30 marzo 2015 - Gli imprenditori edili siciliani e i loro dipendenti, da anni senza lavoro, pieni di debiti, privati di qualsiasi prospettiva futura e di ogni possibilità di dialogo e di confronto con il governo regionale, augurano Buona Pasqua ai politici, agli amministratori e ai burocrati, ai quali viene garantita una costante e lauta retribuzione pur avendo distrutto questo fondamentale settore dell’economia siciliana ...
Palermo, 30 marzo 2015 – Gli imprenditori edili siciliani e i loro dipendenti, da anni senza lavoro, pieni di debiti, privati di qualsiasi prospettiva futura e di ogni possibilità di dialogo e di confronto con il governo regionale, augurano
Buona Pasqua
ai politici, agli amministratori e ai burocrati, ai quali viene garantita una costante e lauta retribuzione pur avendo distrutto questo fondamentale settore dell’economia siciliana attraverso la mancata approvazione o attuazione di norme, nonché il blocco o lo storno dei finanziamenti dedicati alle opere pubbliche strategiche per lo sviluppo dell’Isola, e
ringraziano
per l’ulteriore “regalo di Pasqua”: la mancata approvazione della riforma della legge sugli appalti, già da tempo esitata per l’Aula dalla Quarta commissione dell’Ars, sebbene non comporti spesa pubblica; e la caduta nell’oblio dell’Accordo di programma quadro “rafforzato” Strade, la cui firma viene rinviata da oltre un anno, ultima residua speranza di vedere attivata con impegni concreti qualche risorsa per il comparto.