Palermo, 10 aprile 2015 – L’Ance Sicilia contesta l’ennesimo “scippo” di fondi Pac (673 milioni) e di fondi Fsc (261 milioni), deciso dalla Giunta regionale.Il prelievo ancora una volta servirà a coprire il debito di bilancio, ma per finalità diverse da quelle previste dalle rispettive leggi che regolano i due fondi. E cioè, ancora una volta la Regione li sottrae agli investimenti infrastrutturali e di sviluppo per pagare gli stipendi di precari e forestali. ...
ENNESIMO “SCIPPO” DI FONDI PAC E FSC PER PAGARE I PRECARI PUBBLICI
“COSI’ L’EDILIZIA MUORE, CONSEGNAMO I MEZZI A PALAZZO D’ORLEANS”
Palermo, 10 aprile 2015 – L’Ance Sicilia contesta l’ennesimo “scippo” di fondi Pac (673 milioni) e di fondi Fsc (261 milioni), deciso dalla Giunta regionale.
Il prelievo ancora una volta servirà a coprire il debito di bilancio, ma per finalità diverse da quelle previste dalle rispettive leggi che regolano i due fondi. E cioè, ancora una volta la Regione li sottrae agli investimenti infrastrutturali e di sviluppo per pagare gli stipendi di precari e forestali.
Come dire, per non fare macelleria sociale nel precariato pubblico improduttivo si sceglie di fare macelleria sociale nel privato, fra coloro che rappresentano il settore portante dell’economia e che si guadagnano da vivere producendo con onestà e per il bene e la crescita della collettività.
Se l’Ars non dovesse trovare il coraggio e il senso di responsabilità per bloccare questo disastro, il settore edile siciliano morirà definitivamente. Non ci resterà che consegnare a Palazzo d’Orleans camion, pale meccaniche e tutti i mezzi di cantiere ormai fermi da tempo: troverà il governo il modo per utilizzarli al meglio pagando al nostro posto assicurazioni e bolli.