L’Italia e in particolare la Sicilia si pongono in controtendenza nel settore delle infrastrutture, che nel mondo sta vivendo una fase di grande espansione per effetto della crescita della popolazione, dei flussi turistici e, soprattutto, a causa della crescente urbanizzazione.
Con il tempo, peraltro, le infrastrutture diverranno sempre più complesse, e un ruolo sempre maggiore sarà svolto dalla componente soft, cioè da quegli elementi che rendono una infrastruttura intelligente ed in grado di interagire in maniera dinamica con i suoi utilizzatori. Malgrado queste dinamiche però, guardando i dati dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Oecd), emerge come la produttività, nel settore delle infrastrutture, rispetto a molti altri nell’ambito manifatturiero, sia cresciuta meno negli ultimi anni.
Nella nostra Regione è ancora molto limitato il tasso di innovazione reale del settore infrastrutture e costruzioni. Studi di settore mostrano come il comparto delle infrastrutture sia agli ultimi posti per penetrazione del mondo digitale. Per tale ragione, i player e gli attori di settore che riusciranno a sfruttare tecnologia e innovazione saranno senza dubbio più competitivi.
Nell’ambito del settore dell’Ingegneria civile vi è un ampio dibattito anche sulle nuove tecniche di progettazione e costruzione. Oggi grazie anche all’uso del BIM, si iniziano a realizzare addirittura elementi costruttivi in 3d printing, e sono molti gli operatori industriali che stanno investendo in queste tecnologie. Lo stesso vale per l’utilizzo dell’augmented reality, che consente di controllare dai propri dispositivi tecnologici lo stato degli impianti di costruzione, o del cloud e del real time collaboration, che consentono invece la gestione condivisa dei progetti e dei cantieri anche a chilometri e chilometri di distanza. Infine, larga applicazione trovano i big data, che permettono non solo di monitorare l’avanzamento dei lavori, ma anche di effettuare in tempo reale un check dei costi, assicurando l’accesso agli storici di tutte le opere. Questi strumenti digitali diventeranno presto fondamentali anche per la realizzazione delle costruzioni più complesse e delle grandi opere, garantendo produttività, affidabilità, migliore qualità e tempistica più celere.
Chi sarà in grado di farlo per primo ne avrà sicuramente un vantaggio competitivo. Questa trasformazione avrà conseguenze positive anche sull’occupazione, e saranno necessarie nuove competenze.
Il Convegno si propone di esplorare l’ambito specifico delle possibili applicazioni con riferimento al Programma Regionale di mitigazione del rischio idrogeologico della nostra Regione, nell’ambito del quale, vista la mole degli investimenti, tali applicazioni troverebbero diverse fattispecie d’uso, e potrebbero consentire alle imprese della filiera siciliane di acquisire expertise che ne aumenti la competitività sui mercati esterni. Il mondo industriale siciliano ha accolto questa sfida, e progettisti e costruttori si vogliono confrontare su come sensibilizzare le istituzioni siciliane per avviare insieme un grande progetto di modernizzazione della filiera delle costruzioni, le cui ricadute interesseranno positivamente i proprietari delle costruzioni e delle infrastrutture ma soprattutto tutti i cittadini e le imprese che sono gli utilizzatori finali.