Palermo, 9 agosto 2022 – L’Ance Sicilia chiede allo Stato di favorire lo sblocco immediato dell’acquisto dei crediti fiscali del “Superbonus 110%” da parte delle banche e degli intermediari finanziari e alla Regione di intervenire per sostenere il sistema creditizio siciliano in difficoltà nell’affrontare questa vicenda. Se ciò non accadesse, a breve l’Agenzia delle Entrate potrebbe richiedere ai proprietari degli immobili, con i cantieri fermi da mesi, di restituire le somme finora percepite più le sanzioni perché i lavori non sono stati completati nei termini. E occorre salvare da sicuro fallimento le imprese edili coinvolte che attendono da mesi di recuperare gli investimenti anticipati.
Pubblicato sulla GURS n. 26 del 03 giugno 2022 il Decreto Presidenziale n. 531 del 20 maggio 2022 relativo all'Approvazione del Regolamento tipo edilizio unico
Palermo, 6 giugno 2022 – Molte delle gare finanziate con “Pnrr” sono andate deserte a causa dell’insostenibile aumento dei materiali, di cui i progetti non tenevano conto. Stessa fine avrebbe fatto il bando di gara per la Ragusa-Catania pubblicato di recente.
17 maggio 2022 - Pubblicato sulla GURI n. 114 il Decreto n. 50 - Misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché' in materia di politiche sociali e di crisi ucraina,
Agli articoli 26 e 27 le novitò che interessano il settore delle costruzioni e delle consessioni
22 MAGGIO 2022- PUBBLICATO IL DECRETO 4 aprile 2022 Rilevazione delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all'8 per cento, verificatesi nel secondo semestre dell'anno 2021MAGGIO 2022- PUBBLICATO IL DECRETO 4 aprile 2022 Rilevazione delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all'8 per cento, verificatesi nel secondo semestre dell'anno 2021
Palermo, 27 aprile 2022 – Dopo quasi un anno e mezzo la Regione ancora non paga le imprese edili per lavori eseguiti. L’ultima promessa risale allo scorso mese di settembre in occasione della presentazione del Defr, quando, con sette mesi di ritardo, era stata annunciata la deliberazione dei pagamenti essendo anche stato completato il riaccertamento dei residui passivi. In realtà a tutt’oggi poco o nulla è stato fatto e le imprese non solo non hanno ottenuto le loro spettanze, ma si vedono negare ulteriore credito dalle banche.
Palermo, 14 aprile 2022 – “Trasparenza non vuol dire perdere tempo. La semplificazione ‘spinta’ degli ultimi tempi, le cui nuove norme portano a pubblicare i bandi di gara prevalentemente sui siti istituzionali delle stazioni appaltanti e su canali web, si è tradotta in una carenza di trasparenza negli appalti pubblici. Chiarezza e controlli nelle procedure e sana concorrenza fra le imprese non possono essere sacrificati in nome di un eccesso di velocità: non sarà qualche giorno in più a bloccare le opere pubbliche. Non è la fase di gara a richiedere tempi lunghi, quelle più lente sono le fasi a monte e a valle della gara. Per questo è fondamentale pubblicare i bandi e le aggiudicazioni anche sui quotidiani locali a stampa”.