Palermo, 11 marzo 2022 – “Il caro-carburanti, gas ed energia, i prezzi alle stelle delle materie prime, la difficoltà a reperirle e la chiusura degli impianti di produzione strozzati dal caro-bollette rendono impossibile proseguire le attività dei cantieri e costringono le imprese edili siciliane a sospendere tutto e a porre il personale in cassa integrazione per difficoltà di approvvigionamento dei materiali. E’ a rischio la sopravvivenza dell’intero comparto”.
Palermo, 28 febbraio 2022 – Migliora l’efficienza delle stazioni appaltanti in Sicilia, mentre scende la media dei ribassi di aggiudicazione. Secondo l’Osservatorio di Ance Sicilia aggiornato allo scorso 31 ottobre 2021, dei 1.794 bandi pubblicati durante il 2020, dopo un anno risultano aggiudicate 1.049 gare, pari al 58,47%, mentre non si hanno più notizie di 745 incanti (41,53%). Quanto agli importi a base d’asta, su quasi 4 miliardi offerti al mercato la cifra aggiudicata è stata poco più di 2,4 miliardi (62,30%), così si sono persi per strada circa 1,5 miliardi (37,70%). La media dei ribassi di aggiudicazione è scesa al 22,56%.
Pubblicato a cura del Ministero della Transisione Ecologica il decreto R. 0000075 del 14 febbraio 2022 che definisce i costi massimi specifici agevolabili ai fini dell’asseverazione della congruità delle spese relative al Superbonus. I costi esposti nella tabella allegata sono da considerasi al netto di IVA, prestazioni professionali, opere relative alla installazione e manodopera per la messa in opera dei beni
Palermo, 31 gennaio 2022 – Il presidente dell’Ance Sicilia, Santo Cutrone, ha scritto a tutti i parlamentari nazionali eletti in Sicilia chiedendo loro di adoperarsi, nelle commissioni di merito e in Aula, affinché siano subito sbloccate le piattaforme per la cessione dei crediti fiscali di Cassa depositi e prestiti e di Poste Italiane e sia soprattutto bocciata la modifica al Superbonus 110% introdotta dal governo nazionale, che per prevenire il ripetersi di truffe prevede una sola possibilità di cessione dei crediti fiscali.
Palermo, 20 gennaio 2022 – Il vicepresidente e assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, ha deciso di istituire con Ance Sicilia un tavolo tecnico per monitorare il pagamento degli arretrati alle imprese edili che hanno eseguito lavori per l’amministrazione regionale e che attendono da oltre un anno il saldo delle fatture. La decisione, assunta a seguito delle sollecitazioni dell’associazione dei costruttori edili siciliani, è stata comunicata da Armao in un incontro con il presidente dell’Ance Sicilia, Santo Cutrone.
Palermo, 15 gennaio 2022 – “In questo momento la politica nazionale e regionale è come se fosse salita all’improvviso su una torre di Babele. Invece la gravità della condizione che vivono le imprese e l’economia impone che si ritrovi subito il senno. Dignità, responsabilità e dovere degli eletti dal popolo dovrebbero suggerire di ascoltare le parole di David Sassoli, fatte proprie nell’appello lanciato da Gianni Letta, cioè ritrovare l’unità e il senso del bene comune, pensare all’interesse dei cittadini e non a quello personale”.
Palermo, 17 dicembre 2021 – “La legge di Bilancio nazionale, che contiene anche risorse necessarie a completare la Finanziaria regionale, sarà approvata non prima di Natale. Dunque, a meno che i deputati dell’Ars non riescano a varare la legge di Bilancio regionale entro Capodanno, temiamo che anche nel 2022 la Sicilia andrà ad esercizio provvisorio. E per le imprese edili sarebbe un disastro”.
Palermo, 26 novembre 2021 – La Regione siciliana deve ancora alle imprese edili circa 700 milioni di euro per lavori eseguiti e non pagati, in molti casi da un anno. Ciò è dovuto principalmente al fatto che l’Ars ha approvato la legge di Bilancio 2021 solo lo scorso mese di aprile e che da allora si sono susseguiti vari intoppi nell’iter di attuazione; così, finora è stato pagato appena il 50% delle somme dovute. Una situazione che, come Ance Sicilia ha più volte denunciato, ha notevolmente stressato dal punto di vista finanziario un settore già fortemente provato dalla lunga crisi.
Palermo, 8 novembre 2021 – “Siciliani refrattari allo sviluppo, attaccati al Reddito di cittadinanza, mentre le imprese che hanno il lavoro sono ridotte con i mezzi di cantiere fermi perché non si trovano conduttori specializzati; giovani che seguono l’esempio di questi adulti e non scommettono sulle proprie capacità con “Resto al Sud” e con i concorsi banditi per sfruttare le risorse del ‘Pnrr’, mentre tanti validi talenti sono costretti a emigrare. A tutti questi e ai territori dell’Isola l’Ance Sicilia dice: Sveglia! Il Reddito di cittadinanza non durerà in eterno, basta col tendere la mano aspettando che qualcuno eroghi sussidi mascherati da lavoro! L’assistenzialismo da subito sembra comodo, ma alla lunga desertifica la nostra terra”.