Palermo, 5 marzo 2021 - La legge “Semplificazioni” del 2020, che integra la legge “Sblocca cantieri” del 2019, nelle intenzioni del legislatore mira a rimettere velocemente in moto il settore delle opere pubbliche come risposta immediata alla crisi pandemica, favorendo il rilancio delle imprese edili locali, delle attività tecniche, dell’industria dei materiali e della filiera delle forniture e facendo così sviluppare l’occupazione e l’economia dei territori interessati.
Palermo, 28 dicembre 2020 – Nonostante i “lockdown” e gli altri limiti alle attività imposti dall’emergenza sanitaria, il 2020 è stato un anno positivo per il mercato delle opere pubbliche in Sicilia. Secondo l’Osservatorio delle Costruzioni di Ance Sicilia riferito al periodo gennaio-agosto, gli interventi posti in gara sono stati 1.093 in numero per 1 miliardo e 95 milioni di euro in valore, con una crescita rispettivamente del +26,36% e del +16,49% rispetto allo stesso periodo del 2019. Analogamente, il numero di imprese attestate Soa in Sicilia è salito da 1.750 a 1.827 nei primi nove mesi di quest’anno, segno di una ritrovata fiducia da parte degli imprenditori. Secondo le prime rilevazioni sommarie che saranno elaborate e perfezionate nel prossimo Osservatorio, il trend positivo delle gare d’appalto verrebbe confermato anche nell’ultimo scorcio del 2020.
Palermo, 19 novembre 2020 – “Nel clima di emergenza Covid, l’Italia e la Sicilia rischiano di andare incontro ad una nuova Tangentopoli. Siamo tutti d’accordo sul fatto che le gare d’appalto debbano essere aggiudicate nel più breve tempo possibile, ancora di più adesso che occorre superare l’emergenza economica provocata dalla pandemia e anche costruire un Paese più moderno. Però questo non significa rinunciare alla trasparenza. Purtroppo i criteri imposti dal Decreto ‘Semplificazioni’, se a livello nazionale favoriscono i soliti noti che si stanno aggregando in mega gruppi rendendo più
Palermo, 22 settembre 2020 – Dopo avere ribadito la solidarietà a Mario Saddemi, presidente dei Giovani imprenditori di Ance Sicilia vittima di un recente attentato in un cantiere edile a Palermo, l’assemblea regionale di Ance Sicilia, riunita oggi nel Capoluogo dell’Isola, ha confermato per acclamazione Santo Cutrone presidente regionale per il secondo mandato consecutivo. Sempre per acclamazione, l’assemblea ha eletto la squadra dei cinque vicepresidenti proposti da Cutrone, che ha voluto ...
Palermo, 3 settembre 2020 – I due spavaldi attentati incendiari contemporanei che hanno colpito i cantieri di due distinte imprese, una delle quali di Mario Saddemi, presidente dei Giovani imprenditori di Ance Sicilia, impegnate in importanti opere a Palermo, dimostra quanto la mafia sia disperata, abbia perso la testa e non si faccia scrupolo neanche di andare contro gli interessi di tutti i cittadini dei territori che da sempre opprime pur di non rinunciare alla propria vocazione parassitaria.
Palermo, 12 agosto 2020 – L’Ance Sicilia chiede ai governi nazionale e regionale di intervenire con più rigide regole organizzative per ripristinare la piena funzionalità della pubblica amministrazione presente in Sicilia nel suo complesso, attraverso una distribuzione delle ferie che tenga conto dell’emergenza in corso e un controllo serrato della effettiva disponibilità e produttività dei funzionari in smart working, auspicando anche una pronta regolamentazione dello smart working e una “moral suasion” da parte dei sindacati nei confronti dei propri iscritti.
Palermo, 2 luglio 2020 – Di fronte allo Stato che ha ridotto i trasferimenti e ha pure trattenuto somme delle ex Province come contributo alla finanza pubblica, la Regione è stata costretta a dirottare 140 milioni di euro dalle opere pubbliche del “Patto per la Sicilia” per fare sopravvivere questi enti, con l’impegno che il governo nazionale li restituirà nella prossima programmazione dei fondi Fsc. Ma un taglio di fondi che fino a ...
Palermo, 26 giugno 2020 – Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha dichiarato al Consiglio generale dell’Ance che prorogare lo split payment è ingiusto perché rappresenta un doppio svantaggio per le imprese e, quindi, è giusto abolirlo, specialmente a seguito dell’introduzione della fatturazione elettronica. E il capo politico del M5S, Vito Crimi, ha condiviso le preoccupazioni dell’Ance. Ma allora, perché il governo non torna subito indietro, prima che sia troppo tardi?
Scopriamo, infatti, che il partito anti-imprese che sta condizionando le scelte del governo del Paese sta cercando di assestare un colpo basso che potrebbe rivelarsi mortale per il sistema economico, soprattutto quello siciliano che è il più debole di tutti.
PALERMO, 19 GIUGNO 2020 - No all’usura, al pizzo, alla mafia. Un manifesto corale con cui gli imprenditori di 15 associazioni ripudiano e si impegnano a denunciare ogni rischio di infiltrazione. Una massa critica di circa 90.000 imprese che scelgono di fare fronte comune contro la minaccia criminale e di rivolgersi alla platea di tutte le imprese oggi in Sicilia, associate e non. Un impegno forte in un momento – quello post Covid - in cui la fragilità del tessuto economico espone le imprese a una minaccia della criminalità ancora più pressante. Il manifesto della resistenza dell’impresa: dieci punti vincolanti per tutte le associazioni ...