Palermo, 19 ottobre 2012 – L’Ance Sicilia, assistita dall’Ufficio legale dell’Ance nazionale, ha messo a punto le linee guida della strategia per il recupero di crediti, pari a 1,5 miliardi di euro, presso le pubbliche amministrazioni morose, e per ottenere il risarcimento dei danni subiti da aziende già fallite o prossime a farlo.
Due le azioni legali che saranno intraprese: una class action delle imprese edili siciliane nei confronti del ministero dell’Economia e della Regione siciliana; e decreti ingiuntivi diretti alle singole amministrazioni debitrici. ........
Palermo, 16 ottobre 2012 – Come preannunciato dal presidente nazionale dell’Ance, Paolo Buzzetti, prende il via dalla Sicilia la class action delle imprese edili per il recupero dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni (19 miliardi in tutto il Paese, di cui 1,5 miliardi nell’Isola) e per il risarcimento dei danni (475 aziende già fallite e 76 mila addetti licenziati in Sicilia).
Giovedì prossimo una delegazione dell’Ance Sicilia incontrerà a Roma l’Ufficio legale e il Centro studi dell’Ance nazionale per definire le procedure della class action, per individuare l’ammontare esatto dei crediti suddiviso per amministrazioni debitrici e ......
Palermo, 8 ottobre 2012 – L’Ance Sicilia con una lettera aperta ha chiesto al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al premier Mario Monti di intervenire subito in via sostitutiva sulla gestione dei fondi europei per infrastrutture assegnati alla Sicilia, o con un commissario ad acta o tramite la costituzione di una task force interministeriale sul modello di quella voluta dal ministro Fabrizio Barca con Rfi che ha già sbloccato diverse importanti opere ferroviarie al Sud.
L’iniziativa nasce dal fatto che giacciono inutilizzati 10 miliardi di euro del programma 2007-2013, somme che dovranno essere restituite all’Europa se non saranno utilizzate entro il prossimo anno. Ciò accade, osserva l’Ance Sicilia ....
Palermo, 5 ottobre 2012 – “Prima non dormivamo a causa dell’oppressione della mafia. Avevamo riconquistato il sonno grazie ai risultati della svolta di legalità che abbiamo sostenuto. Adesso non dormiamo più perché le pubbliche amministrazioni non ci pagano da anni e nel frattempo Riscossione Sicilia ci perseguita con le cartelle esattoriali”. E’ questo il concetto che sintetizza i forti malumori manifestati oggi dalle imprese edili siciliane riunite in una affollata e concitata assemblea straordinaria convocata dall’Ance Sicilia per decidere le azioni di lotta contro la crisi determinata dal blocco dei pagamenti pubblici.
L’assemblea ha deciso di avviare una class action contro le pubbliche amministrazioni sia per ottenere le somme dovute tramite decreti ingiuntivi sia per chiedere il risarcimento dei danni provocati da queste prolungate morosità alle imprese già fallite .....
Palermo, 27 settembre 2012 – Ci sarà anche il presidente nazionale dell’Ance, Paolo Buzzetti, all’assemblea di tutte le imprese edili siciliane, associate e non, convocata dall’Ance Sicilia per venerdì 5 ottobre, alle ore 10,30, presso la sede di via Alessandro Volta, 44, a Palermo, per analizzare la situazione di emergenza in cui è piombato il settore e per valutare le azioni da intraprendere. E’ prevista anche la presenza dell’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao.
L’Ance Sicilia, dopo avere preannunciato più volte che centinaia di imprese saranno avviate a fallimento a causa della valanga di crediti non riscossi vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni, adesso è costretta a osservare che:
nessuna notizia è più giunta dal governo centrale sulla promessa esenzione dei fondi Fas e di Protezione civile dal Patto di stabilità .....
Palermo, 20 settembre 2012 – L’Ance Sicilia preannuncia che a breve falliranno centinaia di imprese edili e che saranno licenziati migliaia di dipendenti, se il governo regionale non riuscirà ad ottenere in tempi celeri da quello nazionale l’esenzione dei fondi Fas dal Patto di stabilità, al fine di sbloccare i pagamenti per opere eseguite che, altrimenti, saranno postergati al prossimo anno.
“Non siamo più in condizione di pagare stipendi, fornitori e adempimenti fiscali – dichiara il presidente di Ance Sicilia, Salvo Ferlito – e nel frattempo sulla vicenda è calato un preoccupante black-out di informazioni .....
Palermo, 14 settembre 2012 – Le continue denunce di Ance Sicilia sui comportamenti dei General contractor che soffocano le piccole e medie imprese locali affidatarie dirette, recentemente riprese da Ance Calabria le cui aziende soffrono condizioni analoghe, sono state ora raccolte da 39 deputati nazionali di tutte le regioni e di tutti gli schieramenti politici, molti anche siciliani, e tradotte in un’interpellanza urgente al ministro delle Infrastrutture Corrado Passera, presentata da Giacomo Terranova (Grande Sud).
L’atto è stato firmato, per il Pd, da Marco Minniti, Salvatore Margiotta, Rita Bernardini e Doris Lo Moro; per il gruppo misto da Santo Versace e Giorgio Stracquadanio; per Grande Sud, da Gerardo Soglia, .......
Palermo, 13 settembre 2012 - “Da mesi denunciamo insieme con le organizzazioni sindacali la grave crisi che non è solo economica in cui versa la Sicilia. Stiamo rischiando seriamente l’implosione del sistema produttivo con gravi conseguenze anche sul piano della coesione sociale. Ciò va scongiurato con iniziative concrete sia a livello regionale che soprattutto da parte del Governo nazionale che conosce bene la situazione della Sicilia”. Lo dichiarano Salvo Ferlito, Presidente di ANCE Sicilia ed Antonello Montante, Presidente di Confindustria Sicilia. .....
Palermo, 6 settembre 2012 – L’Ance nazionale, a seguito della forte sollecitazione dell’Ance Sicilia, ha chiesto oggi un incontro urgente ai ministri dell’Economia, Vittorio Grilli, della Coesione territoriale, Fabrizio Barca, e dello Sviluppo economico, Corrado Passera, per accelerare un’intesa fra Stato e Regione siciliana sulle esenzioni e sulla razionalizzazione dei criteri del Patto di stabilità per l’Isola, affinché l’economia regionale non sia ulteriormente soffocata da meri concetti ragionieristici che bloccano l’utilizzo di ingenti risorse pubbliche disponibili e destinate a sostenere investimenti e sviluppo. .......