Palermo, 10 aprile 2020 – ANCE Sicilia ha inviato una nota al Commissario delegato ex OCDPC 558/2018 Dirigente generale del DRPC Sicilia, al Presidente della Regione Siciliana e per conoscenza agli Assessori Regionali richiedendo l'annullamento in autotutela per la gara di “Sistemazione idraulica ed idrogeologica a sud del Centro Abitato, attraverso interventi strutturali sulla rete idrografica e sui versanti" nel Comune di Ramacca (CT).
Nella procedura di gara è stata rilevata una grave criticità: "Tali lavori, infatti, rientranti nel novero dei primi interventi urgenti di protezione civile di cui all’ODCPC 558 del 15.11.2018, come disposto dalla Determina a Contrarre dell’8 gennaio scorso e confermato con l’Atto di Disposizione 054 del 20 gennaio u.s., sono stati aggiudicati ai sensi dell’articolo 36, comma 2, lettera a) del Codice Appalti, previa consultazione di 5 operatori economici. La procedura in questione è quella dell’affidamento diretto, che, come noto, la normativa vigente circoscrive ad appalti di importo molto contenuto, vale a dire inferiore a 40 mila euro. Nel caso di specie, siamo di fronte ad un appalto di 5 milioni di euro. Un importo ben al di sopra, quindi, della soglia consentita per gli affidamenti diretti. Ora, fermo restando il potere di deroga, pur contingentata, connesso agli interventi in oggetto e la connessa esigenza di garantire massima celerità nei tempi di affidamento, preme evidenziare come, sul piano dell’opportunità, la prevista consultazione di 5 operatori non rappresenti un temperamento idoneo a tutelare un livello di concorrenza adeguato rispetto all’importo dei lavori da affidare".